Palazzo Somigliana
Ultimo aggiornamento: 15 settembre 2025, 19:32
Il palazzo fu realizzato, per la famiglia Somigliana di Como, sul luogo dove esisteva una rocca risalente all’epoca feudale dei Visconti. Si è ipotizzato che il palazzo sia stato costruito nel XVIII secolo. Tuttavia va rilevato che la presenza di una Casa del sig. Somigliana, con attigua Casa da massaro, risulta già in una mappa (chiamata "carta delle acque") risalente al 1691 e conservata presso il Comune di Valmorea. Risulta inoltre che i Somigliana acquistarono nel 1690 tutti i beni della famiglia De Somazzi posti nel Comune di Casanova. Inoltre i De Somazzi cedettero e trasferirono ai Somigliana il giuspatronato di eleggere e nominare il parroco di Casanova.
Interventi sul Palazzo, si ritiene si sia trattato di piccoli incarichi, vennero eseguiti dal celebre architetto Simone Cantoni (1739-1818), attivo sopratutto in Lombardia. In particolare sono riportate due visite a Casanova da parte del Cantoni su incarico di don Cesare Somigliana. Non sono note le date delle uscite ma il compenso è registrato in data 25 gennaio 1790 (Nicoletta Ossanna Cavadini, Simone Cantoni Architetto, electa 2003, p. 186).
Per quanto riguarda gli aspetti architettonici si può evidenziare che il Palazzo Somigliana è un'elegante struttura tardobarocca che si affaccia su un sottostante valletto. Il corpo d'ingresso si apre su un atrio con sovrapporte affrescate a motivi paesaggistici e con un'effige di S. Ambrogio, dove era presente un antico oratorio. A sinistra si apre la terrazza, a destra un corpo di servizio congiunge con la palazzina centrale, con loggia colonnata inferiore. All'angolo è connessa una doppia struttura di orgine agricola.
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