Corte e casa Mozart

Ultima modifica 18 maggio 2024

Carlo Mozart, figlio del celebre compositore Wolfgang Amadeus , dopo il suo pensionamento dalla Regia Contabilità Lombarda di Stato avvenuto nel 1850 volle acquistare una proprietà fuori Milano. La scelta cadde sul piccolo paese di Caversaccio, situato nell’allora denominato secondo distretto della Provincia di Como. Il paese di Caversaccio però era ben distante e diverso dai freschi luoghi frequentati dalla società milanese durante l’estate, dalle bellezze dei laghi di Como e Maggiore, dalla Brianza e dalla residenza estiva dei suoi amici del circolo letterario Manzoni. Fu il suo fedele servitore Giuseppe del Signore a suggerirgli Caversaccio in quanto nelle vicinanze del paese era presente una fonte d’acqua minerale detta del Pisaggio (in dialetto locale “pisac”) che avrebbe giovato alla gotta di cui soffriva. Del Signore era a conoscenza delle virtù dell’acqua in quanto era nativo proprio di Caversaccio. La scelta inoltre fu favorita dal “paesaggio quasi austriaco” e dalla non eccessiva lontananza dalla sua residenza di Milano. Il soggiorno a Caversaccio in effetti giovò a Mozart, la cui salute ebbe giovamento vuoi per l’acqua vuoi per l’intervento del medico del paese. Probabilmente Mozart nell’ultimo periodo della sua vita attraversava con la sua timonella paesaggi, che aveva apprezzato inizialmente, per giungere a Caversaccio. L’atto di acquisto da parte di Mozart della “piccola casa con giardinetto”, come la descrive nel suo testamento, è del 17 dicembre del 1853. Nella lettera ad Alois Taux del 5 maggio 1854 così Mozart parla della sua casa di Caversaccio: Tra essi mi è cara una piccola casa di campagna, con orto attiguo, che io ho organizzato secondo la mia comodità è che ho completamente ammobiliato, ed è proprio lì che io sono in procinto di recarmi per qualche tempo. Mozart nominò nel suo testamento quale erede univesale lo Stabilimento musicale di Salisburgo Mozarteum e dispose una serie di lasciti. Lasciò la sua casa e orto al Comune per destinarla al coadiutore parrocchiale o al medico comunale, mantenendo l’usufrutto al suo servitore Giuseppe del Signore.  L’orto fu diviso tra gli abitanti del paese lasciando ad ogni bisognoso un pezzo di campo. Alla Chiesa Parrocchiale lasciò un fondo di 300 lire austriache per l’istituzione di un vicariato. L'unica copia conforme del testamento di Mozart nota è conservata in municipio e nel 1965venne portata a Milano in occasione del centenario della nascita di W.A. Mozart da Ettore Ghilemetti, organista della Parrocchia di San Biagio di Casanova Lanza e uomo di cultura, erede di Giuseppina Ghielmetti.  L'originale del testamento che era conservato nell'Archivio di Stato di Milano è andato perso durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Per un periodo la casa lasciata da Mozart fu usata dal comune come abitazione del segretario comunale, tra essi si ricorda Donato Sassi, a cui è stata dedicata una via del paese. Quest’ultimo oltre che le funzioni di segretario esercitava anche quella di insegnante. La casa fu messa a anche disposizione del medico condotto del paese e fu ricavato uno spazio da dedicare ad ambulatorio. Tra i medici condotti si ricorsa in modo particolare il dott. Alessandro Cattaneo, che fu in servizio durante la seconda guerra mondiale Il dott. Cattaneo diede le dimissioni verso la fine degli anni ’50 e l’ambulatorio restò chiuso per oltre 3 anni in quanto il dott. Luigi Neri, che lo aveva sostituito in via temporanea, disponeva di un proprio ambulatorio. L’ambulatorio fu riaperto nel 1963 quando entrò in servizio il nuovo medico condotto Gian Carlo Galdi. L’utilizzo come ambulatorio rimase fino agli anni ’80 quando furono ricavati dei nuovi locali destinati a tale scopo nel nuovo edificio delle Scuole Elementari. Nel corso degli anni gli spazi utilizzati come abitazione, quando non erano più a disposizione del medico, vennero affittati a famiglie del paese. Nel 1983 il comune acquistò le proprietà adiacenti per realizzazione di un intervento di edilizia residenziale pubblica. L’intervento di ristrutturazione fu affidato lo stesso anno all’Istituto Autonomo Case Popolari (I.A.C.P.) Nel 2005 parte degli alloggi furono venduti dal comune. Resta a ricordo di Carlo Mozart una via a lui dedicata e una targa sulla sua ““piccola casa con giardinetto”.

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